50° di nozze di Lola e Salvo, una lettera di Raffaele Bottin

Agli amici del gruppo Cittadini per il Cambiamento di Abano Terme

Carissime/i

alcuni giorni fa ho ricevuto una telefonata dalla nostra amica Monica Lazzaretto che mi informava, tra le altre cose, di avere di recente festeggiato assieme ai famigliari il cinquantesimo anniversario di matrimonio degli zii Eleonora e Maurizio.

Mi raccontò di come, dopo la messa di ringraziamento celebrata in casa, date le gravi condizioni di salute di entrambi i festeggiati, abbia potuto assistere non senza commozione ad uno scambio silenzioso, ma efficace di reciproco amore, fedeltà e gratitudine tra gli zii. Scambio che si era espresso attraverso lo sguardo, il contatto delle mani ed un abbozzo di sorriso dato che altri canali comunicativi dalla malattia sono a loro impediti.

Non vi nascondo che questo comunicarsi un reciproco grazie per la vita trascorsa insieme utilizzando i pochi gesti, ma più eloquenti certamente di qualunque parola, ha commosso anche me.

Ho sentito il bisogno, pur nel rispetto della riservatezza che la vita di ognuno esige, di allargare anche a voi questo emozione.

Mi permetto di farlo perché tutti noi conosciamo la Eleonora ( per tutti Lola) Lazzaretto e suo marito Maurizio Salvo (da più conosciuto per Salvo). Sono stati e sono sostenitori del nostro movimento.

Personalmente conosco la Lola da più di trent’anni.

Di lei ho sempre presente la sua libertà di pensiero, il suo rispetto per tutti, ma senza soggezione per alcuno, la tenacia nel perseguire il bene soprattutto quando la situazione coinvolge persone in bisogno di aiuto.

Credo che queste sue qualità , coltivate fin da giovane, le vengano da una retta coscienza che sa misurare il proprio pensiero e le conseguenti azioni alla luce del grande comandamento dell’amore per Dio e per il prossimo.

Tra i vari impegni sociali ricordo il periodo in cui è stata membro del consiglio comunale di Abano (è stato in tale circostanza che la mia conoscenza di lei è stata più diretta). In tale ambito la sua presenza è stata preziosa. Il suo parere non mancava mai soprattutto nell’ambito dei servizi sociali.

Prima di prendere una decisione in tale ambito la frase che circolava era “cossa disea ea Lola”.

In quegli anni di vicinanza non mi parlò mai ( e mai lo chiesi di farlo) delle sofferenze patite nel campo di concentramento in Germania, dove da giovane era stata deportata per avere attivamente preso parte alla resistenza contro il fascismo. Come molti che hanno vissuto quella tragica esperienza aveva pudore e forse anche il bisogno di non fare riemergere un così grande dolore.

Nel dopo-guerra la Lola fu attiva e forse unica rappresentante della Croce Rossa Italiana per il distretto di Abano Terme.

In questo periodo Salvo persona schiva, gentile e premurosa si incrociò con la simpatia, la sensibilità e l’esuberanza di Lola: fu amore ed “impiantarono casa”.

Di Salvo molti ragazzi della parrocchia di san Lorenzo si ricordano nel suo impegno nel volontariato in ambito sportivo.

Di lui quando lo conobbi mi colpì il sorriso e la gentilezza con cui si rapportava con le persone. Si capiva che non erano di facciata, ma erano espressione della sua anima.

Ricordo in particolare la trepidazione e la premura nei confronti di Lola durante alcune settimane che la videro gravemente ammalata in ospedale: credo non si sarebbe mai mosso da quella stanza se non ne fosse stato obbligato.

In questi ultimi mesi queste persone a noi care sono entrambe accomunate dalla malattia e assistite nella loro casa con l’affetto dei famigliari.

A Eleonora e Maurizio in questo anniversario di matrimonio, anche se con un po’ di ritardo, aggiungiamo anche il nostro affetto ed il ringraziamento per la loro testimonianza di fedeltà e per l’esempio di una vita spesa anche per gli altri.

Grazie,

Raffaele Bottin per il gruppo dei Cittadini per il Cambiamento di Abano Terme