La celebrazione del 25 aprile ad Abano, ha avuto la particolarità della partecipazione di alunni delle scuole elementari e di studenti della scuola media Vittorino da Feltre che hanno eseguito l’inno nazionale con violini, chitarre ed altri strumenti, molto apprezzati.
Tra gli interventi dal palco vi sono stati poi alcuni scout di varie età che hanno ricordato le angosce ed i tormenti di quanti hanno operato e sofferto nella Resistenza.
Non per amor di polemica, tanto più fuori luogo in queste occasioni, ma per rendere il giusto tributo alle “nostre” vittime, notiamo però che nell’intera cerimonia e dall’oratore dell’ANPI e dal Sindaco, non sono stati nominati i partigiani di Abano caduti nella Resistenza, cioé Armando Pillon e Giuseppe Malachin, dei quali peraltro venivano, da tradizione, invitati a salire sul palco alcuni parenti.
Inoltre, non è stato fatto alcun cenno al dr. Flavio Busonera, impiccato a Padova in via S. Lucia il 17 agosto 1944, la cui famiglia risiedeva ad Abano e al quale il Comune di Abano ha dedicato la scuola elementare di Monteortone.
Non sono neppure stati ricordati altri due partigiani, Luigi Lazzaretto e la sorella Elenora (Lola), deportati in Germania, lui ventenne, lei appena diciasettenne.
Lola Lazzaretto, ricordiamo, è stata sempre attiva nel servizio al prossimo, presidente per molti anni della Croce Rossa di Abano, consigliere comunale negli anni 70/80, tutt’ora vivente seppur malata, e fino a quando le forze glielo hanno consentito ha sempre sentito la politica come dovere, condividendo, tra l’altro, ci sia consentito esserne orgogliosi, l’impegno dei CITTADINI per il Cambiamento alla sua nascita.
CITTADINI per il Cambiamento