Riduzione della spesa pubblica, per una POLITICA concepita come SERVIZIO ALLA COMUNITA’ e non come professione

Ecco la proposta formulata dai “Cittadini per il Cambiamento” per  sensibilizzare ad una riduzione dei costi pubblici, proposta all’ultimo Consiglio Comunale.

OGGETTO: Sensibilizzazione e sollecitazione al Governo, al Parlamento e alle forze politiche perché siano adottate immediate misure volte a ridurre la spesa pubblica destinata ai rimborsi elettorali, perché siano introdotte norme dirette ad affermare l’idea di una politica concepita come servizio alla comunità e non come professione, perché sia modificata la legge elettorale e sia restituita ai cittadini elettori la possibilità di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento.

Parlare di crisi della politica appare persino banale: ogni volta ci sembra di toccare il fondo, salvo poi, purtroppo, essere smentiti dal tonfo successivo.
E’ ormai diffuso tra la gente un senso di stanchezza, disincanto e perfino disgusto nei confronti della politica e, più in generale, delle Istituzioni.
I recenti scandali degli ultimi mesi conseguenti all’indebito utilizzo, spesso a fini personali, dei fondi pubblici destinati ai partiti hanno posto al centro del dibattito il tema del finanziamento della politica.


E’ emersa una realtà triste ed inaccettabile: leggi dello Stato hanno consentito negli ultimi anni che fiumi di danaro dei contribuenti italiani riempissero, sotto l’ingannevole dizione di “rimborsi”, le casse di forze politiche talora addirittura sostanzialmente inattive.
Il sistema di finanziamento pubblico dei partiti, con tutte le incongruenze e le opacità che oggi lo caratterizzano, non è in alcun modo giustificabile e sostenibile.
La situazione oggi denunciata, che vede egualmente responsabili forze di centro, di destra e di sinistra, non è tollerabile ed appare ancor più vergognosa in un periodo di crisi economica in cui si richiedono a famiglie ed imprese importanti sacrifici.
Si avverte quindi l’impellente necessità di rinnovare la politica, di riformare i partiti, di restituire credibilità e dignità a questi strumenti di democrazia, introducendo norme che restituiscano ai cittadini il diritto-dovere di concorrere a determinare la politica nazionale e locale e il diritto di scegliere i propri rappresentanti, nel quadro di una riforma organica e generale che, favorendo il ricambio della rappresentanza istituzionale a tutti i livelli, anche con l’introduzione di una limitazione ai mandati, riaffermi l’idea della politica come servizio e non come professione.
Diversamente, qualora non si provvedesse con sollecitudine, il rischio concreto è che prevalga la sfiducia non solo nelle Istituzioni bensì anche nelle stesse regole democratiche.
Tanto premesso, il Consiglio Comunale di Abano Terme
     SOLLECITA
Il Governo, il Parlamento, e le forze politiche tutte ad adottare con urgenza
– norme che modifichino l’attuale sistema di finanziamento dei partiti, riducendo drasticamente le risorse oggi destinate alle forze politiche, e privilegiando forme di autofinanziamento delle organizzazioni partitiche, magari riconoscendo ai cittadini un credito d’imposta in relazione al contributo versato, introducendo tuttavia un limite di valore ai contributi volontari onde evitare forme di dipendenza dei partiti dai rispettivi finanziatori, il tutto accompagnato da una normativa che garantisca trasparenza e pubblicità nella gestione dei denari ricevuti;
– norme che, in un disegno di revisione generale, restituiscano i partiti alla funzione costituzionale cui erano stati pensati, ovvero associazioni volte a concorrere, con metodo democratico, a determinare la politica nazionale;
– norme che, con l’introduzione di una limitazione ai mandati elettivi (due), riaffermino l’idea della politica come servizio e non come professione;
– norme che riducano il numero dei parlamentari;
norme che modifichino le leggi elettorali restituendo ai cittadini la scelta dei propri rappresentanti nelle assemblee elettive.

La presente proposta è stata bocciata dall’amministrazione Claudio, che ha approvato il seguente documento.