Mattarella a Padova: così i volontari rendono migliore l’Italia
Paolo Lambruschi,Avvenire Padova venerdì 7 febbraio 2020
L’apertura dell’anno che vede la città capitale del volontariato. Un pensiero a Silvia Romano, rapita in Kenya. «Stare accanto restituisce fiducia nel futuro e la passione sconfigge l’indifferenza»
Con il ricordo di Silvia Romano, la volontaria italiana rapita da oltre un anno in Kenya, e l’auspicio che il servizio civile universale riesca a soddisfare tutte le domande dei giovani, Sergio Mattarella ha inaugurato a mezzogiorno a Padova l’anno che vedrà la città capitale europea del volontariato.
“È un grande laboratorio di solidarietà e cittadinanza consapevole e attiva. Un riconoscimento prestigioso grazie a donne e uomini che hanno aperto strade e una grande responsabilità perché sia un avanzamento apportando nel Paese una stagione di crescita”.
Il capo dello Stato, accolto con grande calore in Fiera da migliaia di persone e associazioni, davanti alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e al ministro ai Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, al sindaco Sergio Giordani e al presidente della Regione Luca Zaia, ha ribadito i valori fondamentali delle associazioni rinsaldatisi con le grandi emergenze come con la prossimità quotidiana a chi ha bisogno. “Valori antichi ma sempre attuali, come la gratuità, la condivisione, la solidarietà, la costanza nella azione, che è tratto del volontariato”. Citando lo slogan scelto da Padova capitale, “ricucire insieme il Paese”, ricorda che stiamo vivendo una stagione di “trasformazioni impetuose della vita civile, della comunicazione interpersonale, delle relazioni. È un ruolo cruciale perché lo stare accanto restituisce fiducia nel futuro e la passione sconfigge l’indifferenza giunta a manifestarsi nella storia davanti alle persecuzioni”.
Per Il Presidente della Repubblica dietro al riconoscimento dato a Padova c’è una storia di volontariato fatta da pionieri come “don Giovanni Nervo, padre della Caritas italiana e della Fondazione Zancan insieme e a don Giuseppe Pasini, un padovano mite e operoso. O come don Luigi Mazzucato fondatore della prima ong italiana, Cuamm medici con l’Africa. Per loro carità e giustizia costituivano un binomio inscindibile”.
Secondo Mattarella l’impegno del volontariato guarda oltre i confini del Paese, all’umanità. Difende i diritti delle persone e delle comunità. E questi valori hanno ispirato persone come Antonio Papisca e Tom Benettollo. Mattarella ha ricordato il valore del terzo settore, con le cooperative sociali e l’economia civile che prova a a coniugare mercato ambiente e sostenibilità. “Mi auguro che nella legislatura venga portata a compimento la riforma del terzo settore, che ha un valore inestimabile. Anche il servizio civile universale può dare una mano a ricucire il Paese e mi auguro che sempre più si aumentino i posti disponibili. Coinvolgere i giovani e renderli responsabili è lungimirante. Da Padova non può mancare il nostro pensiero per Silvia Romano, la giovane cooperante rapita più di un anno fa”. Infine il saluto ai volontari: “Voi contribuite a rendere migliore l’Italia”.