Le promesse elettorali

Claudio ha promesso questo:
… però vuol “fare” quest’altro:

TERRENI EDIFICABILI IN CAMBIO DELLA SEDE DEI VIGILI DEL FUOCO

Dal Mattino di Padova del 10 novembre 2011
Si è talmente affezionato ai vigili del fuoco, frequentando il loro corso, che sta cercando di trovare una soluzione definitiva per la caserma del distaccamento di Abano. In quest’ottica l’unica soluzione è quella di acquisire nel patrimonio comunale la loro sede di via Barovier, evitando così il rischio di sfratto che è sempre incombente visto che il Ministero non ha i soldi per pagare l’affitto. Il capannone che ospita i pompieri è infatti di proprietà della società Adriatica arredamenti di Telandro Adelina & C, che fa capo alla famiglia Borile. «Con una unica grande operazione ho intenzione di sistemare, attraverso lo strumento della perequazione, già previsto nel progetto portato avanti durante il commissariamento, il problema delle sedi di carabinieri, polizia locale, protezione civile e vigili del fuoco». Il sindaco Luca Claudio ha le idee chiare sulla futura collocazione delle diverse strutture chiamate a garantire la sicurezza del territorio. La famiglia Borile, infatti, proprietaria del capannone di via Barovier, fa anche parte, insieme all’architetto Roberto Rigodanzo e all’imprenditore Ivano Baggio del gruppo societario proprietario del terreno di via Prati dove dovrà sorgere il «Polo della sicurezza». «Abbiamo deciso di compiere con loro alcune operazioni di scambio di cubature – prosegue Claudio – loro cedono al Comune sia il terreno su cui edificare la nuova caserma dei carabinieri e le palazzine degli alloggi e gli altri servizi necessari al Comando compagnia, partecipando alla costruzione del complesso con un apporto di 4 milioni di euro, sia il capannone dove hanno sede i vigili del fuoco. In cambio riceveranno una maggiore cubatura da utilizzare in orizzontale nelle aree adiacenti via Prati e via Calle Pace, interessate da progetti di edilizia residenziale». Non è escluso che in questa mega perequazione, che prevede un aumento del cemento in cambio di servizi, rientri anche l’attuale caserma dei carabinieri. «Si potrebbe infatti evitare l’asta del bene comunale, per il quale sono previste entrate per 2 milioni di euro, permutandola al gruppo Borile-Rigodanzo-Baggio, dopo averla trasformata in residenziale, in cambio di ulteriori opere utili alla città. Ma questa al momento è solo una mia ipotesi» dice Claudio. Sempre nell’ottica di salvare la caserma dei vigili del fuoco, Claudio è stato anche a Roma, al loro Comando generale e al Ministero, anche perché la presenza dei pompieri ad Abano è indispensabile per ottenere le deroghe necessarie agli albergatori per dilazionare nel tempo le costose opere di messa in sicurezza delle strutture.