Finalità della politica culturale è la ridefinizione di un’identità cittadina radicata nella propria storia, cosciente della propria bellezza, unicità e nuove possibilità di sviluppo evidente tanto per i residenti, quanto per gli ospiti.
La cultura è una parola chiave che è sinonimo di futuro, di sviluppo, di coesione sociale, di crescita economica, di libertà!
Rilanciare Abano attraverso la cultura significa immaginare lo sviluppo di Abano come città viva, capace di attrarre occasioni e risorse.
Qui indichiamo soltanto le operazioni più urgenti:
-Recuperare la centralità del Montirone e la sua valenza simbolica;
-Realizzare il Museo del Termalismo in condivisione con gli altri Comuni termali, con particolare attenzione agli aspetti più innovativi.
-Valorizzare il Museo della Maschera, un vero giacimento culturale di assoluta originalità, pressoché dimenticato dalla città;
-Riprogettare il museo civico presso Villa Bassi Ratgheb, bisogna avere il coraggio di ripensare a tutta l’area della villa e del parco attiguo in prospettiva museale, rendendo l’area delle manifestazioni ippiche più adeguata al contesto. Occorre progettare un nuovo museo, l’idea di una struttura nuova che porti ad utilizzare la villa per scopi adeguati alla sua articolazione e al suo apparato pittorico. Si propone inoltre di sviluppare la barchessa per il Museo dell’acqua: elemento essenziale per la vita dell’umanità, quindi un diritto che non può essere negato o mercificato e, ad un tempo, esperienza altamente simbolica per tutte le culture e le religioni, a completamento/integrazione del Polo Museale.
– difesa del patrimonio dei documenti sulla storia di Abano attraverso l’isitutzione dell’archivio storico di Abano terme
-Realizzare alcuni grandi eventi in grado di fare di Abano un centro di turismo culturale. Abano possiede le caratteristiche e le strutture per candidarsi ad essere la sede in Veneto di grandi eventi culturali, come grandi mostre di pittura e di scultura. E’, infatti, baricentrica rispetto alla regione e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici e privati. Possiede una struttura (Hotel Orologio) i cui volumi ed il cui parco possono trasformarsi in ampi spazi espositivi. Può contare su una ricettività alberghiera che non ha paragoni in Italia. Queste condizioni fanno della città il luogo ideale per progettare – anche da parte di soggetti privati – grandi eventi che favorirebbero un turismo culturale in grado di contribuire al superamento della stagionalità termale.
-Valorizzare il volontariato culturale e l’azione associativa sul territorio, rispetto alla gestione comunale degli eventi. Le associazioni disponibili a collaborare per produrre offerte culturali a cittadini ed ospiti devono essere messe in rete ed aiutate a progettare e a realizzare eventi culturali sulla base di un rapporto convenzionale con il Comune.