IL SAGRATO NON SI TOCCA – Raffaele Bottin

Pubblichiamo il testo integrale della lettera inviata alla stampa da Bottin sulla questione della rotatoria di fronte al Duomo. 

IL SAGRATO NON SI TOCCA  (scarica pdf)

Ho letto con davvero grande stupore gli articoli di stampa sulla questione del sagrato del Duomo di San Lorenzo con la replica del sindaco Claudio alle parole che il parroco aveva indirizzato ai fedeli nel bollettino di domenica scorsa, dando il resoconto dell’incontro con lo stesso Sindaco, avvenuto nei giorni scorsi.

Tralascio di soffermarmi sul fatto che tale incontro era stato anticipato dalla pubblicazione sulla stampa del resoconto giornalistico, evidentemente solo presunto.

Premetto che non mi voglio qui investire del ruolo di portavoce della parrocchia, primo perché non mi è stato chiesto, secondo perché evidentemente don Antonio, stimato da tutta la Comunità di San Lorenzo e non solo, non ha bisogno del sottoscritto.

Mi sforzo su questa questione di dimenticare che sono stato in passato amministratore pubblico, seppur con una responsabilità ben diversa ed avversario politico di questo sindaco: tralascio quindi i molti punti di possibile polemica che vengono spontanei leggendo la replica di Claudio, pur sottolineando che i toni usati dal primo cittadino (“non voglio interferenze”) non si addicono ad un pubblico amministratore.

Non posso tuttavia dimenticarmi di essere un cittadino che tiene ai luoghi ed alla storia della sua Città, oltre che essere anche un parrocchiano del Duomo, che ha a cuore pertanto la salvaguardia del sagrato della chiesa.

Nel merito della questione, invece, mi sento soprattutto un frequentatore della zona, per cui faccio varie volte al giorno via Appia e quel semaforo e penso pertanto di poter parlare a ragion veduta.

Comincio col dire della convinzione suffragata dai fatti che quell’incrocio non è un problema per la sicurezza. Per fortuna non ci sono stati incidenti degni di nota: ben più pericoloso ad esempio è l’incrocio successivo tra via Gobetti e via Matteotti, a fianco del municipio, neppure regolato da semaforo ed ancor più lo è quello con via IV Novembre.

Su via Appia ci potrà essere un problema di inquinamento per le auto che si fermano al semaforo, ma piuttosto contenuto considerato che raramente ci sono code che obbligano ad attendere più di un verde… Peraltro gli immobili situati all’incrocio sono notoriamente disabitati.

Ma volendo considerare l’opportunità di una miglior sistemazione della viabilità della zona, dando maggior fruibilità degli spazi d’interesse collettivo e risolvendo alcuni problemi di viabilità dell’intera zona, mi permetto di suggerire la pedonalizzazione di via San Pio X fino all’ingresso della scuola materna Gesù Bambino, con ingresso nella zona retrostante il duomo con i suoi parcheggi pubblici, da via don Loser, che già ora necessità di essere trasformata in senso unico, proseguendo quindi su via Tiepolo e via don Minzoni, anche queste a senso unico con uscita su via Pio X.

Sarà così notevolmente ridotto il numero dei veicoli su via Appia (non essendoci la possibilità di attraversare via San Pio X), ma si potrebbe anche pensare ad una inversione del senso unico della stessa via (togliendo quindi il semaforo) unitamente a quello di via Stella e via Mussato, per realizzare in quel tratto, all’incrocio con le via Battisti, Matteotti e Diaz una rotonda di più ampie dimensioni: del resto immagino già prevista considerata la dichiarata intenzione di togliere tutti i semafori della Città.

Spero di aver dato un contributo fattivo per una miglior viabilità/vivibilità della zona, nello spirito costruttivo con il quale mi sono sempre approcciato alle questioni amministrative e confido soprattutto che il Sindaco vorrà quietare lo spirito di crociata contro il sagrato e la parrocchia di San Lorenzo perché soluzioni diverse da quelle che vedono compromesso il sagrato ci sono, basta volerle vedere.

 Raffaele Bottin

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