Unione delle circonvallazioni? No, grazie.

   Solo sulla stampa si legge dei progetti dell’Amministrazione per l’unificazione delle circonvallazioni di Abano e Montegrotto Terme, nessuna discussione in Consiglio Comunale.
E tuttavia dalle pagine dei giornali il sindaco dichiara che i lavori inizieranno a breve e che verosimilmente l’opera verrà conclusa entro il 2013, mentre nell’incontro pubblico promosso da un comitato spontaneo di cittadini, per lo più residenti a Monteortone tranquillizza i presenti dicendo che si sta ancora studiando, che si sta valutando..
Insomma, al di là della “cautela” di circostanza, negli atti però questa sembra essere la grande priorità dell’Amministrazione Comunale per Abano Terme.
Ma per i CITTADINI per il Cambiamento così non è! Non c’è una reale urgenza nella realizzazione di quest’opera, così come non era una priorità la realizzazione della rotonda all’incrocio della circonvallazione stessa e via C. Battisti.
Il fatto che non sia una priorità non esclude che queste opere abbiano una qualche utilità, ma in questo periodo di grave difficoltà delle finanze pubbliche (e private) è ancor più necessario rivolgere gli sforzi e le risorse disponibili per la soluzione delle cose più urgenti e più utili da realizzare. Non ci pare che si vada in questa direzione.
Unire le due strade è certamente importante per Montegrotto, ma per Abano sono più i dubbi ed i timori che i benefici. Il rischio evidente è quello di favorire il traffico di attraversamento di chi proviene dalla zona di Rovigo e deve andare in direzione di Vicenza: dall’unificazione delle due arterie veloci ne avrebbe un bella sforbiciata di chilometri da percorrere e di tempo da passare in auto. A danno però di Abano Terme, che dovrebbe sopportare il maggior traffico in termini di disagio, soprattutto per le zone di Monteortone e di Monterosso e di inquinamento acustico ed ambientale.
Ma poi chi crede ancora che la nostra sia una circonvallazione?
Certo ora via dei Colli è sostanzialmente integrata nel tessuto urbano di Abano (diverso, invece, il problema a Montegrotto, dove in effetti  la circonvallazione corre ad di fuori del centro abitato) e pensare a questa arteria come ad una via di grande scorrimento sarebbe un errore già oggi, figurarsi per il futuro. A meno che non si rinunci sempre più a quelle caratteristiche che si addicono ad una stazione termale e turistica.
Vi è poi da considerare la funzione e la ricaduta sulla viabilità locale della nuova direttissima per Padova. La ragione impone che si valuti la viabilità del territorio nel suo complesso e particolarmente a fronte di questa nuova direttrice prima di prendere decisioni irreversibili e deleterie per Abano.   In tema di viabilità, poi, sono da registrarsi le notizie lette sulla stampa di una serie di variazioni al sistema di circolazione interna: strade che cambiano il senso unico di marcia, rotonde che nascono come funghi, sensi unici che diventano a doppia circolazione…
Abbiamo provato ad analizzare le variazioni che s’intendono introdurre (oltre 100 mila euro la spesa per la sola segnaletica orizzontale e verticale, molto di più se si conteggiano le rotonde) e a parte ll’intervento intorno al Montirone e forse la reintroduzione del doppio senso di marcia su via Flacco che sembrano quanto meno facilitare l’accesso agli alberghi della zona, per tutte le altre zone gli interventi previsti non paiono certo promettere sostanziali miglioramenti della viabilità e viene quindi spontaneo, ancora una volta, chiedersi: “Sono queste le priorità per Abano?

Scarica qui il pdf recante l’indicazione del tracciato di unione delle due circonvallazioni.

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