«Pericoloso ridurre il Parco»

Il Bacino idrominerario prende posizione

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(Al.Ma.)
La Gestione unica del bacino idrominerario omogeneo dei Colli Euganei (Gubioce) dice no alla riduzione dell’estensione del Parco Colli. Lo fa con una lettera inviata al governatore Luca Zaia e agli assessori competenti sulla materia. Non è una presa di posizione leggera perché l’ente, di derivazione regionale, ha per suoi associati i titolari delle concessioni minerarie di estrazione dell’acqua termale e il suo compito è la salvaguardia della risorsa idro­termale. «Dalle leggi regionali, al Piano di utilizzo della risorsa termale (Purt), si ricava l’esistenza – spiega nella lettera il presidente Gubioce, Aldo Buja – di un vero piano ambientale di salvaguardia della risorsa, delle aree di riserva naturale, delle aree a parco e delle aree agricole con destinazione a coltura, inclusivo dei comuni di Abano e Montegrotto, Arquà Petrarca, Baone, Battaglia Terme, Due Carrare, Galzignano Terme, Monselice, Teolo e Torreglia».
La scelta di ridurre il parco potrebbe avere conseguenze irreparabili per il termalismo euganeo, si sottolinea nella lettera. Le falde termali si trovano all’interno dei suoi attuali confini. Dal Lago della Costa di Arquà Petrarca (sito Unesco), proviene l’argilla azzurra utilizzata da oltre 100 aziende del bacino nelle cure termali. «Enti locali, comunità, associazioni, privati – afferma Aldo Buja – hanno tutti il diritto-dovere di esprimersi su interventi che incideranno sull’area geografica nella quale vivono e operano. Dopo una serie di osservazioni la conclusione del Gubioce: «Vi richiediamo un approfondito confronto con l’ente Gestione Unica del BIOCE prima di procedere a qualsiasi modifica del piano ambientale, al fine di rendere compatibile l’iniziativa regionale con gli interessi economici collettivi da noi rappresentati».

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26 febbraio 2017

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