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001 – Il traffico a S.Lorenzo

Leggi il volantino sulla viabilità modificata a S.Lorenzo.

L’ultimazione delle bretelle di collegamento tra la curva Boston e Selvazzano, da un lato, ed Abano, dall’altro, avrà gravi conseguenze sulla viabilità del quartiere San Lorenzo.
Per chi è diretto ad Abano, l’uscita dalla bretella di grande scorrimento diretta a Selvazzano è prevista su via Sartorio. Abano è però impreparata a questo collegamento.
Via Sartorio è stretta e pericolosa. Lo sbocco di via Sartorio su via San Lorenzo consentirà di proseguire verso via Cesare Battisti o verso il quartiere San Lorenzo. In quest’ultimo caso il traffico si scaricherà inevitabilmente su via Puccini, peggiorando una situazione già insostenibile per un quartiere residenziale.

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Interrogazioni CC 12 marzo 2012

 Dopo l’ultimo consiglio comunale di lunedì 12 marzo 2012 durato dalle 14.00 alle 23.30 con una pausa cena di 30 minuti, possiamo dire che vari obiettivi sono stati raggiunti dall’Amministrazione, oltre ai punti all’Odg votati a testa bassa e mano alzata, il risultato più evidente è stata l’assenza della cittadinanza, che probabilmente impegnata in quell’attività che si chiama LAVORO non è riuscita a partecipare ai lavori del pomeriggio. Sperando di poter qui pubblicare un sunto delle 9 ore di CC ci limitiamo a condividere la interrogazioni dei nostri consiglieri.

interrogazioneBano-CC120312 – interrogazionePege-CC120312

CONSIGLIO COMUNALE – lunedì 12 marzo 2012, h 14,00

Il Gazzettino, mercoledì 7 marzo 2012
Lunedì prossimo il Consiglio comunale si riunirà all’ora del caffè. Allo scopo di “digerire” un ordine del giorno di ben 15 punti, nel quale rientra anche la presentazione del bilancio di previsione. Non vuole fare orari antelucani il sindaco, Luca Claudio. Ma la convocazione alle 14, in orario assolutamente “inedito” per l’attività politica, ha già suscitato le polemiche delle opposizioni. Gian Pietro Bano, leader della civica «Cittadini per il cambiamento» è quello fra tutti più preoccupato. «La data – ha spiegato – è stata decisa dalla maggioranza senza alcuna consultazione. Posso capire che l’ordine del giorno sia molto fitto. Ma non vorrei che l’abitudine di riempire l’agenda del consiglio allo scopo di ridurre il numero degli appuntamenti, diventasse la regola anziché l’eccezione». Le minoranze insomma temono quanto è già avvenuto mesi fa a Montegrotto. Quando fu convocato un consiglio pomeridiano come reazione del sindaco, Massimo Bordin, nei confronti della «claque» della parte politica avversa. Che aveva inscenato, nella precedente seduta, una chiassosa contestazione nei confronti della giunta. La riunione del consiglio alle ore 14 è già stata intanto prevista anche per il prossimo 4 aprile. Data nella quale l’assemblea cittadina si riunirà per approvare il documento programmatico e contabile del 2012.

IL GAZZETTINO Online: il quotidiano del NordEst.

Il Paesaggio letterario di Abano Terme – 11/03/2012 – escursione cicloturistica

Facciamo eco con piacere alla seguente iniziativa patrocinata dalla Città di Abano Terme.

Una proposta molto particolare ed unica; durante la “biciclettata” sono programmate alcune soste, presso luoghi del territorio aponense di particolare interesse e un attore intratterrà i presenti con la lettura di brani che richiamano il luogo stesso.
Il programma prevede le seguenti tappe:
Ritrovo presso Villa Bassi alle ore 8.45
1 Partenza da Villa Bassi alle ore 9.15 circa
2 Arrivo al Parco Montirone ore 9.30 ripartenza ore 09.50
3 Arrivo al Parco di Villa Bembiana ore 10.15 ripartenza ore 10.35 (con breve tappa al rustico Garon in via Vergani)
4 Arrivo a Villa Foscolo Milan ore 11.00 ripartenza ore 11.25
5 Arrivo a Villa Rigoni ore 11.40 ripartenza ore 12.00
6 Ritorno a Villa Bassi previsto intorno le ore 12.15 circa.

Scarica il volantino.

Replica al comunicato n. 6 – 2012 del Sindaco di Abano Terme Luca Claudio

Dal comunicato n. 6 del Sindaco di Abano T. Luca Claudio, postato sulla sua pagina Facebook e inviato alle testate giornalistiche locali dalla segreteria del Comune:
…il povero Giampietro Bano. A me personalmente fa pena e so che dietro di lui e di pochi altri ci sono le Famiglie Clan dei TALAMI, dei SANASI e dei BOTTIN e so anche che finchè non spariranno dal territorio aponense, liberandoci (libera nos domine) della loro presenza, Abano resterà in balia del loro potere, lo sappiano anche tutti i cittadini!

Luca Claudio si atteggia a paladino della democrazia ma non riesce a trattenere un linguaggio palesemente intimidatorio: è un evidente segno di poco equilibrio psico-emotivo ma nel contempo rivela il suo modo di intendere i rapporti sociali e politici:
qui comando io e chi disturba il manovratore deve sparire !

Diffama persone come il prof. Federico Talami, che tanto hanno dato alla comunità senza mai fare i propri interessi, e lo fa con offese ed accuse così gravi ed inverosimili da sollevare dubbi quantomeno sulla sua perspicacia politica, perché è immediato il raffronto tra la realtà e la sua astiosa fantasia.

Che egli si “rabbui” per aver letto il ricorso in appello presentato da alcuni cittadini aponensi può anche essere plausibile, ma come dice il proverbio “chi è causa del suo mal pianga se stesso”.

E’ di dominio pubblico la vicenda giudiziaria inerente la legittimità a ricoprire la carica di sindaco per un terzo mandato da parte del sig. Luca Claudio.
Vi è la legge (art. 51 del Testo Unico) che vieta a chiunque di ricoprire per tre mandati consecutivi tale ruolo: ciò nonostante ad Abano Terme il sig. Luca Claudio è stato eletto alla carica di sindaco per un terzo consecutivo mandato.
Un gruppo di cittadini di Abano Terme si è posto la domanda perché mai questa contrarietà alla legge fosse passata inosservata; hanno scoperto tuttavia che la situazione verificatasi ad Abano non era mai stata né proposta né decisa da alcun giudice, per cui non vi erano sentenze in merito.
La loro perplessità è stata chiarita dal prof. Bertolissi, titolare della cattedra di diritto pubblico all’Università di Padova, il quale ha confermato la reale fondatezza della questione.
Questi cittadini si sono dunque rivolti ad un Giudice per avere chiarimenti ed un giudizio, e lo hanno fatto con l’Azione Popolare, strumento previsto proprio dal Testo Unico Enti Locali quale baluardo di democrazia diretta, a tutela del singolo cittadino e della comunità contro gli abusi del potere.
Il 23 Dicembre 2011 il Tribunale di Padova ha emesso una prima sentenza: il sig. Luca Claudio è legittimato a ricoprire un terzo mandato nella carica di sindaco e gli interpellanti sono sottoposti al pagamento delle spese per il disturbo dato! (non in questi termini, ma la sostanza è questa).

Tuttavia questa sentenza, come tutte quelle di primo grado, è appellabile ed è stata appellata da un gruppo ancor più ampio di cittadini, scandalizzati soprattutto dalla condanna alle spese considerata come una “taglia” imposta sull’unico strumento democratico di partecipazione rimasto in capo ai cittadini, tanto più laddove essi chiedevano un semplice chiarimento sulla legittimità del mandato.
Del resto, alla prima notizia sul ricorso vi è stato chi si è alquanto prodigato, con interpellanze e proposte di legge, proprio per ottenere una rapida modifica o una interpretazione favorevole dell’art. 51 del T. U., in modo da consentire all’attuale sindaco di continuare tranquillamente il suo terzo mandato: ciò dimostra che quei cittadini non stavano e non stanno parlando a vanvera.

Ma quei cittadini non hanno fatto nient’altro che il loro dovere: non hanno denigrato il sindaco, né lo hanno considerato delegittimato; non hanno nemmeno reagito alle provocazioni sulla stampa amica del sindaco, anche di fronte a fatti vergognosi e inaccettabili, come quello che ha visto il sig. Claudio costituirsi in giudizio mediante lo stesso legale e con lo stesso atto con il quale si è costituito il Comune di Abano, cioè un soggetto a lui potenzialmente contrapposto: se la sentenza avesse dichiarato illegittimo il sindaco o se il giudice di appello lo farà, come si giustifica l’assistenza dello stesso avvocato ? Chi paga ed in che misura le spese dell’uno e dell’altro ?

Quindi i cittadini che hanno posto la questione non hanno usato metodi mafiosi ma strumenti previsti dalla legge per una questione che ha la sua fondatezza: decide forse Claudio su sé stesso ?
Ci sarà dunque un nuovo giudizio e vedremo se il suo mandato è legittimo !

Nel frattempo il sindaco continui a fare del suo meglio per bene amministrare questa città.
Non tenti di intimidire i suoi cittadini con proclami che ricordano il ventennio.
Ci fa specie sentire persone dire “io ho paura di espormi perché quell’uomo è vendicativo”,o “quell’uomo mi fa paura.

Non era mai successo in Abano. Questa è una città libera e non sarà certo lui a farci paura.
Il ricorso è stato fatto anche per dire ai cittadini non abbiate paura !

In questi pochi mesi di amministrazione Claudio ha letteralmente eliminato ogni forma di partecipazione alla gestione della cosa pubblica: ha stravolto lo statuto comunale abolendo pressoché tutte le commissioni consiliari, unico momento di informazione e compartecipazione dei gruppi consiliari; nel consiglio comunale si fa forte di una maggioranza silenziosa ma obbediente, che non interferisce sulle sue decisioni; alle proposte o interrogazioni delle minoranze non si degna nemmeno di rispondere e se lo fa usa modi e termini che definire incivili è un eufemismo; ha allungato i tempi per consegnare la documentazione richiesta da consiglieri comunali di minoranza, tanto che a volte non riescono ad esprimere un giudizio approfondito su ciò che devono deliberare.
Tutto ciò manifesta chiaramente la volontà di nascondere il suo operato, ed è lecito quindi chiedersi perché lo fa e quali interessi abbia; chi opera bene lo fa alla luce del sole e non ha paura dei controlli dei consiglieri, tanto più che questo costituisce il loro preciso dovere, imposto dalla legge!
Invece per l’attuale sindaco il manovratore è stato eletto dal popolo e perciò fa quello che gli pare.
Non è proprio così: il sig. Claudio (almeno per ora) è il sindaco di tutti i cittadini di Abano e deve operare con onestà e secondo legge.
Deve allargare e non limitare la partecipazione dei cittadini di Abano alla gestione del comune.

E non ci venga a raccontare le panzane del suo ex vicesindaco di Montegrotto.
Costui, a fronte della richiesta di documenti avanzata da un consigliere di opposizione, ha dichiarato pubblicamente che il tempo che questo consigliere fa perdere ai dipendenti comunali solo per la ricerca e la fotocopia dei documenti richiesti costerebbe al comune 1.500 euro, peraltro con ciò dimostrando che la democrazia è meglio non esercitarla perché è un inutile costo.
No sig. sindaco, la democrazia con le sue leggi e le sue norme è allo stato attuale la migliore forma di governo che noi conosciamo, e ci sono anche gli strumenti per ovviare a qualsiasi spesa.
Renda trasparente il suo operato, metta in rete a tempo e costo zero tutte le delibere del consiglio comunale, tutte le delibere di giunta, tutte le determine dei dirigenti (dove peraltro si vedrebbe l’impegno economico). Tutto ciò renderebbe oggi nulla ogni richiesta di documentazione perché tutti consiglieri comunali e soprattutto i cittadini potrebbero accedere a tutte le informazioni.
Dopotutto sta amministrando non soldi suoi, ma soldi della città.
Purtroppo dà la sensazione di operare in senso inverso.
Non abbia paura il sig. Claudio! Renda di “vetro” questa amministrazione e che tutti possano vedere la sua buona amministrazione e se ritengono le possano dare dei consigli per non sbagliare.

Quanto al terzo mandato, in ogni caso, io sono convinto che tornerebbe utile a tutti, come avviene in quasi tutte le istituzioni dei paesi democratici, che anche Claudio si assoggettasse ad un periodo di riposo, onde evitare che il suo impegno amministrativo al servizio della città si trasformi in un “lavoro” remunerato dalla città. E’ anche per questo che è stato previsto dal legislatore un periodo amministrativo per non più di due mandati consecutivi.

In ogni caso gli mando i migliori auguri possibili.

Raffaele Bottin
Coordinatore del direttivo del Gruppo “ Uomini e Donne- Cittadini per il Cambiamento” di Abano Terme

P. S.
1) Quanto alle gratuite offese da Claudio rivolte anche agli altri amici (Bano Giampietro per primo) diffamandoli pubblicamente con il suo comunicato n. 6, meritano la giusta risposta. Così avrà modo, visto che tanto ci tiene, di vederli in Tribunale.
2) Voglio inoltre ringraziare Claudio di aver accomunato il mio cognome a quelli di Talami (immagino il prof. Federico) e di Sanasi (immagino il geom. Paolo): non nascondo che è stato per me un grande onore, forse non meritato.
3) Lo trovo superfluo, ma preciso che dietro al nostro Gruppo non ci sono clan, lobbies, finanziatori, etc..

Contestati i 1000 € per “La Fenice”

Dal sito del Gazzettino
Ormai tutti i cittadini di Abano hanno ricevuto il primo numero del nuovo giornalino comunale “La Fenice”. Qualcuno non l’ha solo sfogliato distrattamente. L’ha sottoposto ad una più attenta analisi di contenuti riscontrando alcune anomalie: copia incolla da un’altra testata, pubblicazione di comunicati stampa datati e già ampiamente diffusi, qualche errore. Ad esempio nel giornalino c’è un articolo sull’incontro del sindaco con tre cittadini, ex internati, insigniti della medaglia d’onore dal Prefetto. Lo stesso testo, con un capoverso in più, era pubblicato nel numero 96 del periodico Informabano. Identica anche la foto a corredo. Nella Fenice, distribuita tra fine dicembre e inizio gennaio, trovano spazio notizie sulla conclusione di un corso per pizzaioli, un comunicato di fine ottobre, e sulle attività di ginnastica, acqua gym e yoga per adulti organizzate dal Comune, un comunicato di metà settembre.
Il periodico comunale presenta poi delle interviste agli assessori della giunta Claudio. Sul fronte degli errori scambia le deleghe degli assessori Luca Bordin e Claudio Benateli, fa diventare «Brembana» Villa Bembiana. «Mi chiedo se 1.000 euro a numero, il lavoro di quasi un mese per molti di noi, sono soldi non proprio investiti al meglio per il risultato ottenuto« afferma Luigi Calore, membro del direttivo della civica d’opposizione Cittadini. Il costo citato, però, è solo quello del compenso del direttore del giornalino comunale. Si devono aggiungere anche i versamenti previdenziali e i costi di stampa. A questi ultimi, spiegò il sindaco, si avrebbe tentato di fare fronte con le inserzioni sul giornale. Sono solo tre nel primo numero. «C’è anche un servizio su uno specifico micronido privato. Non sembra una pubblicità, sembra un caldo suggerimento visto che la struttura è «autorizzata dal Comune di Abano Terme». «Non c’era davvero altra idea per il giornalino che riproporre cose già uscite?» osserva sorpreso Calore.

Smentita su articolo del Mattino di Padova del 28/01/2012

Al Sig. Direttore de “Il Mattino di Padova”

e p.c.

Al Sig. Sergio Sambi

Nell’articolo odierno del Mattino di Padova “Ineleggibilità di Claudio ricorrenti in Appello – L’atto… questa volta c’é anche la firma di Bano…”, a firma di Sergio Sambi, si forniscono informazioni inesatte, ed in particolare, per quel che mi riguarda, completamente false laddove si afferma che io avrei firmato il ricorso in Appello.
Preciso che sarebbe bastata una semplice telefonata –come talvolta fa il giornalista solo per chiedermi se “ci sono novità”- per accertare la non veridicità di quanto da lui riportato, ma in questo caso -evidentemente- non gli è interessato verificare la fondatezza della notizia attinta non si sa da chi !

Sia ben chiaro, io condivido senza esitazione l’azione dei ricorrenti che chiedono se è lecito o meno il terzo mandato consecutivo del sindaco, ma è del tutto evidente che l’accostamento del mio nome in questo contesto finisce solo per denigrare la loro iniziativa giudiziale, configurandola come una rivalsa del sottoscritto per la sconfitta elettorale dello scorso anno (peraltro da me mai negata) !

Trattare in questo modo la questione, sul presupposto poi di una falsa notizia, significa sminuire la portata ed il senso di responsabilità civica di un gruppo di cittadini (mi risulta ancor più numerosi che nel ricorso di primo grado, nonostante l’assurda condanna alle spese..) che hanno sottoscritto l’Appello con l’assistenza del prof. Bertolissi.

Con invito ad una pubblicazione integrale.

Gian Pietro Bano

Prossimo Consiglio Comunale: lunedì 28 novembre 2011


E’ stato convocato il prossimo Consiglio Comunale per lunedì 28 novembre, alle ore 20 presso il Teatro Polivalente di via Donati. All’ordine del giorno, oltre alle interrogazioni dei consiglieri, una variazione al PRG (la n. 34) che prevede la trasformazione in “impianti sportivi all’aperto” di un’area oggi destinata a “verde pubblico”e una variazione di bilancio (la n. 05/2011). Ultima ma non ultima l’ennesima “modifichetta” del regolamento comunale, per consentire al sindaco Luca Claudio il diritto di avere sempre l’ultima parola durante le interrogazioni.
Previsto anche lo slittamento delle interrogazioni dall’inizio alla fine del Consiglio: in questo modo deciderà l’amministrazione se trattare o meno le proposte provenienti dalle minoranze (interrogazioni della maggioranza non si sono viste…).

Leggi l’ordine del giorno e la convocazione ufficiale.

Bano attacca la “parcella” pubblica di Claudio

 


IL GAZZETTINO Online: il quotidiano del NordEst.
In attesa che arrivi il fatidico 23 dicembre, giorno d’udienza per il ricorso che un gruppo di cittadini ha presentato per la presunta non candidabilità al terzo mandato consecutivo del sindaco Luca Claudio, sale la polemica sul fatto che le spese legali del primo cittadino siano a carico del Comune (in foto l’aula consiliare), quindi di tutti i residenti. Addirittura un fatto illegittimo per Gian Pietro Bano (Cittadini): «Non vedo proprio cos’abbia da dire il Comune in questa vicenda che riguarda il candidato sindaco Luca Claudio, i ricorrenti e il giudice che dovrà dire se era candidabile o meno. Il Comune è un soggetto terzo. Claudio si dichiara tranquillissimo e non si vede allora perché debba affidarsi a un luminare come il professor Cintioli. Come privato può farlo benissimo ma come amministratore pubblico ha il dovere della parsimonia. Non mi sembra che ci sia stata». Di oltre 20 mila euro la spesa approvata dalla giunta per la difesa Comune, con il sindaco che ha deciso di farsi rappresentare in giudizio dallo stesso legale, appunto Cintioli, scelto dall’ente locale. Claudio e il Comune hanno anche proposto assieme un unico controricorso. «E se succedesse che il Tribunale non consentisse al Comune di Abano di costituirsi in giudizio? Credo che ci sarebbero delle responsabilità a carico di chi ha firmato gli impegni di spesa». Il Comune ha motivato la necessità di costituirsi in giudizio con la necessità di difendere i propri organi che hanno convalidato l’eleggibilità di Claudio. «Mi viene quasi da ridere. Nella seconda seduta del consiglio comunale mi è stato comunicato che ero incompatibile come consigliere per non aver rimborsato i gettoni percepiti per le riunioni della conferenza capigruppo. In quella vicenda il Comune mica si è mosso per tutelare i suoi organi che hanno convalidato la mia candidatura. Lo faccia per tutti o per nessuno allora». Bano conclude affermando che c’è giurisprudenza abbondante che prova che il Comune non avrebbe dovuto entrare in giudizio per sostenere le spese legali del candidato sindaco Luca Claudio.

Le promesse elettorali

Claudio ha promesso questo:
… però vuol “fare” quest’altro:

TERRENI EDIFICABILI IN CAMBIO DELLA SEDE DEI VIGILI DEL FUOCO

Dal Mattino di Padova del 10 novembre 2011
Si è talmente affezionato ai vigili del fuoco, frequentando il loro corso, che sta cercando di trovare una soluzione definitiva per la caserma del distaccamento di Abano. In quest’ottica l’unica soluzione è quella di acquisire nel patrimonio comunale la loro sede di via Barovier, evitando così il rischio di sfratto che è sempre incombente visto che il Ministero non ha i soldi per pagare l’affitto. Il capannone che ospita i pompieri è infatti di proprietà della società Adriatica arredamenti di Telandro Adelina & C, che fa capo alla famiglia Borile. «Con una unica grande operazione ho intenzione di sistemare, attraverso lo strumento della perequazione, già previsto nel progetto portato avanti durante il commissariamento, il problema delle sedi di carabinieri, polizia locale, protezione civile e vigili del fuoco». Il sindaco Luca Claudio ha le idee chiare sulla futura collocazione delle diverse strutture chiamate a garantire la sicurezza del territorio. La famiglia Borile, infatti, proprietaria del capannone di via Barovier, fa anche parte, insieme all’architetto Roberto Rigodanzo e all’imprenditore Ivano Baggio del gruppo societario proprietario del terreno di via Prati dove dovrà sorgere il «Polo della sicurezza». «Abbiamo deciso di compiere con loro alcune operazioni di scambio di cubature – prosegue Claudio – loro cedono al Comune sia il terreno su cui edificare la nuova caserma dei carabinieri e le palazzine degli alloggi e gli altri servizi necessari al Comando compagnia, partecipando alla costruzione del complesso con un apporto di 4 milioni di euro, sia il capannone dove hanno sede i vigili del fuoco. In cambio riceveranno una maggiore cubatura da utilizzare in orizzontale nelle aree adiacenti via Prati e via Calle Pace, interessate da progetti di edilizia residenziale». Non è escluso che in questa mega perequazione, che prevede un aumento del cemento in cambio di servizi, rientri anche l’attuale caserma dei carabinieri. «Si potrebbe infatti evitare l’asta del bene comunale, per il quale sono previste entrate per 2 milioni di euro, permutandola al gruppo Borile-Rigodanzo-Baggio, dopo averla trasformata in residenziale, in cambio di ulteriori opere utili alla città. Ma questa al momento è solo una mia ipotesi» dice Claudio. Sempre nell’ottica di salvare la caserma dei vigili del fuoco, Claudio è stato anche a Roma, al loro Comando generale e al Ministero, anche perché la presenza dei pompieri ad Abano è indispensabile per ottenere le deroghe necessarie agli albergatori per dilazionare nel tempo le costose opere di messa in sicurezza delle strutture.